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Lucio Cortella

Il soggetto del riconoscimento. Hegel, l'intersoggettività e l'assoluto

(Sintesi seminario 28.11.2000)



La relazione ha preso le mosse dal modo in cui Hegel presenta la tematica dell'intersoggettività all'interno della Fenomenologia dello spirito. Questa si presenta sorprendentemente come una critica ad uno dei principi fondamentali della modernità, ovvero l'originarietà dell'autocoscienza. Hegel mostra, nel celebre capitolo dedicato alla dialettica servo-padrone, come l'autocoscienza debba presupporre come sua condizione il riconoscimento da parte di un'altra autocoscienza. Prima di tale riconoscimento essa non sa di sé, e appunto un'autocoscienza che non sappia di sé non è tale. Com'è noto, le origini di questa teoria hegeliana vanno ricercate nelle opere fichtiane dedicate al diritto naturale e all'etica, in cui si mostra la genesi intersoggettiva dell'autocoscienza. La specificità hegeliana consiste però nel rilevare come nel processo di riconoscimento reciproco non siano in gioco solamente delle autocoscienze (queste infatti si costituiscono solo nel processo e non possono essere presupposte come preesistenti ad esso) bensì la relazione oggettiva che si viene a costituire fra di esse. Si tratta di un terzo elemento che pian piano verrà a manifestarsi come il vero soggetto del riconoscimento. Hegel definisce questo terzo elemento come lo spirito (in effetti il vero soggetto di tutta la Fenomenologia). Ne vien fuori che Hegel istituisce come terreno originario (a partire dal quale si costituisce l'autocoscienza) non già, come potrebbe sembrare ad una prima lettura, l'intersoggettività bensì il processo del riconoscere, la relazione oggettiva fra i soggetti, ovvero lo spirito. La conclusione è di estremo interesse perché apre un percorso nel quale l'etica del riconoscimento viene posta come il vero trascendentale, la condizione che precede sia l'autocoscienza singola sia la stessa intersoggettività. Hegel non percorre però questa strada fino in fondo, concependo invece il trascendentale - che precede i soggetti e ne fonda le relazioni nonché il loro processo di costituzione - daccapo come soggetto. La strada da percorrere dopo Hegel è invece quella di spezzare questo legame fra trascendentalità e soggettività, scoprendo la natura etica del trascendentale. Il riconoscimento fra i soggetti presuppone infatti la loro dipendenza e costituzione a partire da un'etica del riconoscimento che li precede e li rende possibili.

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